Oggi Jannik Sinner, il nostro tennista numero uno, compie 22 anni. Quale modo migliore per festeggiare dopo aver vinto il primo Master 1000 (a Toronto) e aver conquistato la posizione più alta nella classifica Atp (la numero 6), raggiungendo il compagno di viaggio Matteo Berrettini (ebbene sì, a gennaio 2022 anche Matteo era lì in alto).
L’altoatesino festeggerà anche in campo: al torneo in corso a Cincinnati (altro Master 1000) in serata affronterà il tennista serbo Lajovic. E chissà se nel dopo partita si lascerà andare a qualche bicchierino in più o alle ore piccole, lui che per abitudine va a riposare sempre sul presto.
Jannik Sinner
Jannik Sinner con il trofeo vinto a Toronto Anadolu Agency/Getty Images
Jannik Sinner, conosciuto come il rosso del tennis mondiale, scava punto su punto dal 2019, quando a 18 anni vinse le Next Gen Atp Final, proprio contro l’australiano Alex De Monaur, lo stesso avversario che ha battuto a Toronto. Da Milano è iniziata la sua scalata verso l’olimpo del tennis. Nel 2020 raggiunge la top 40 e diventa il più giovane italiano (a 19 anni) a conquistare un torneo Atp nell’era Open (era quello di Sofia), nel 2021 vince quattro titoli e raggiunge la finale a Miami, nel 2022 assapora tre quarti di finali in tre Slam (Rolland Garros, Australian Open e Wimbledon dove batte Carlos Alcaraz diventando il più giovane italiano a raggiungere i quarti dello Slam inglese).
Nel 2023 è l’anno del primo Master 1000 e della semifinale a Wimbledon, dove il nostro rosso viene sconfitto da sua maestà Djokovic. Sinner è un treno in corsa, e sul veloce è una scheggia quasi perfetta. Certo, l’ex sciatore di San Candido, deve migliorare nelle prime di servizio, nella discesa a rete, nella gestione delle forze e dei momenti più delicati, anche se la vittoria a Toronto lo ha reso mentalmente più solido. Quel primo set così teso e in bilico era sintomo di un’emotività palpabile, che è riuscito a superare lentamente, punto su punto.
Chissà che cosa avrebbe scritto Gianni Clerici di questo campione che voleva fare lo sciatore e che invece un giorno impugna la racchetta e diventa un top player. L’ex allenatore di Roger Federer Ivan Ljubicic ha già espresso il suo verdetto sui prossimi “Big Three”: Alcaraz, Sinner e Rune. Gli US Open sono alle porte (dal 31 agosto), Jannik si sta preparando per farsi, e farci, un altro regalo?